La cerimonia di Beatificazione si è svolta domenica 26 settembre 2021 in San Petronio alla presenza di oltre un migliaio di fedeli, in Basilica e anche in Piazza Maggiore grazie ad un maxischermo. I posti erano limitati e distanziati nel rispetto delle norme anticovid. La Messa è stata concelebrata dal Card. Zuppi insieme ad alcuni Vescovi, fra i quali mons. Luigi Bettazzi, Vescovo emerito di Ivrea e compagno di Seminario di don Fornasini.
In segreteria parrocchiale è possibile richiedere la biografia su Fornasini scritta da Angelo Baldassarri: “Far tutto il più possibile”, edizioni Zikkaron.

Dalla Home page del sito-web della Chiesa di Bologna (26/09/2021):
«Don Giovanni Fornasini – ha affermato il Card. Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e Delegato Pontificio, nell’omelia della Messa di Beatificazione – è stato un profeta dell’inclusione, odiato dai banditori della discriminazione. Curando gli sfollati non smise mai di pregare con la gente, nella Messa, con i Sacramenti e il Rosario. Soprattutto moltiplicava gli sforzi per evitare ulteriori spargimenti di sangue. Così, la violenza evitata alle pecorelle ha colpito il pastore, diventando odio alla sua mediazione sacerdotale. Persino l’inganno che lo ha attirato nel luogo del martirio ha dovuto far leva sulla sua premura pastorale».

Poco prima dello svelamento dell’immagine del nuovo Beato, l’Arcivescovo di Bologna Card. Matteo Zuppi ha domandato a Papa Francesco, per tramite del Delegato Pontificio, di iscrivere nel numero dei Beati il Venerabile Servo di Dio don Giovanni Fornasini. Subito dopo il Vice Postulatore diocesano della Causa di Canonizzazione, mons. Alberto Di Chio, ha letto una breve biografia del giovane sacerdote martire. Al termine il Card. Semeraro ha dato lettura della Lettera Apostolica di Beatificazione giunta dalla Santa Sede e firmata da Papa Francesco, nella quale si dà facoltà affinché don Fornasini sia d’ora in poi chiamato con il nome di Beato e la sua memoria possa essere celebrata ogni anno il 13 di ottobre, giorno della sua morte. Il ringraziamento al Santo Padre, dopo lo svelamento dell’immagine del nuovo Beato, è stato letto dall’Arcivescovo. «Nella facile tiepidezza della paura – ha affermato il Card. Zuppidon Giovanni ci trasmette, senza lezioni e paternalismi, entusiasmo e passione. Tutti in realtà viviamo la condizione umana di insicurezza universale, vertiginosa, e siamo alla ricerca di un equilibrio. Ecco la santità semplice e mite che oggi ci comunica Fornasini, accogliente, generoso, dolce e mite in tutte le occasioni come deve essere il cristiano. Don Giovanni ci insegna nelle pandemie a restare cristiani, cioè umani, attenti alle sofferenze dell’altro».

Al termine del rito è intervenuto don Angelo Baldassarri, a nome del Comitato per la Beatificazione di don Fornasini. «Al Beato Giovanni – ha detto don Baldassarri – chiediamo che i nostri cuori troppe volte induriti ed estranei agli altri siano “riscaldati dall’amore che lui a testimoniato fino all’ultimo”. Don Giovanni ha amato fino in fondo la sua gente con un cuore che sapeva fare spazio a tutti indistintamente e senza paura di compromettersi».

Papa Francesco durante l’Angelus di oggi in Piazza San Pietro ha ricordato don Giovanni Fornasini: «Oggi, a Bologna, verrà beatificato don Giovanni Fornasini, sacerdote e martire. Parroco zelante nella carità, non abbandonò il gregge nel tragico periodo della seconda guerra mondiale, ma lo difese fino all’effusione del sangue. La sua testimonianza eroica ci aiuti ad affrontare con fortezza le prove della vita. Un applauso al nuovo Beato!».